martedì 3 marzo 2009

L'intricato femmineo erotico di Japi Honoo



DA ARTEROTICA.EU DI Raffaella Milione - Annalisa Cameli





due tipi di arte che ben si sposano con il digitale e con il computer. Due tipi di arte che mostrano la donna nelle sue emozioni, tormenti, incertezze, trepidazioni, come anche la donna e il suo rapporto con la maternità. Non è mai rappresentato l'uomo, se non come "strumento fallico" destinato al piacere o alla procreazione. Di certo passionale, nelle opere di Japi Honoo sono impermeate di mondi fantastici come anche di mondi orientali, interpretati secondo il fascino di un'artista che fa dell'arte laColore testo sua passione di vita. Le opere di Japi Honoo sono in mostra alla Porno start - ironia ed erotismo in rassegna a Milano, dal 26 febbraio al 12 marzo 2009.


Arte erotica come "passione" o come pura provocazione?

Beh direi come provocazione passionale. Al di là delle battute, non c'è premeditazione dietro i miei lavori, né la voglia di stupire o provocare a tutti i costi, si tratta semplicemente della manifestazione degli umori del momento...di un punto di vista personale. Ovvio che, non trattandosi di nature morte, i miei lavori debbano fare i conti con tabù e stereotipi e quindi qualcuno li possa leggere, erroneamente, come semplici provocazioni tout-court.

Cosa considera così erotico da dover rappresentare nella sua arte?
Il femminino che rappresento riassume l'essenza dell'erotismo nelle movenze, negli sguardi. Una singola espressione che ti rapisce e ti porta nel suo mondo. Niente di originale dopotutto, ripeto: sottolineo soltanto un mio punto di vista.

Arte erotica in chiave ironica: ma non si era detto (da qualche parte...) che l'erotismo è una cosa seria?
Ironica e, anagrammerei, anche onirica...l'erotismo una cosa seria? E chi l'ha sancito ? l'ordine dei ragionieri ? Che scemenza! L' Erotismo è un gioco, senza regole, che si pratica in una serie di "mosse" per sottintendere, provocare, sorprendere, divertirsi, appassionarsi. Vorrei sapere chi è l'imbecille che in un gioco erotico (anche solo un gioco di sguardi: l'erotismo più sottile e sublime) si sia sentito "serio".

Da quale corrente artistica prende ispirazione?
Amo la tradizione giapponese. Artisticamente mi ispiro in particolare allo shunga, arte erotica che trova la sua espressione tra il 16° e il 18° secolo. A differenza dello shunga, che illustra atti sessuali espliciti, rappresento le donne e il loro rapporto con l'erotismo e il sesso nel suo potenziale immaginifico.


Ha mai incontrato particolari "censure"?
Si spesso. Alcune gallerie hanno rifiutato i miei lavori ritenendoli troppo espliciti o volgari o comunque "inadatti" alla maggior parte del loro pubblico. Poi voglio citare un episodio recente: comunicando ai miei contatti sul web la mia partecipazione all'evento PoColore testornoStart, qualcuno ha risposto esprimendo assoluta indignazione, fermandosi solo sulla superficie di un titolo e di un'immagine, bollandomi come blasfema e pornografica e paventando una sorta di boicottaggio nei miei confronti.


Un tempo quadri come quelli di Egon Schiele - per citare un esempio - erano addirittura causa di prigione perchè ritenuti al limite della pornografia. Crede che adesso sia cambiata la forma mentis dell'osservatore o che l'arte si sia "camaleontizzata" nei confronti dell'opinione pubblica?
Beh è indubbio che la soglia del "comune senso del pudore" si sia elevata dai tempi del povero Schiele, però se è vero che in epoca vittoriana era sufficiente mostrare una caviglia per far scandalo, oggi si va talmente oltre per stupire a tutti i costi che un semplice nudo può solo rappresentare un'oasi di serenità.Per restare alla realtà italiana è curioso notare come nonostante il mutamento dei costumi (basti pensare chessò, ad attori porno che assurgono alla posizione di modelli positivi di riferimento) persista la solita morale bigotta per cui un nudo un po' particolare possa venire mal digerito e mal interpretato, come dicevo a proposito delle censure...ma è qui che l'arte colpisce nel segno, quando riesce a smuovere reali sentimenti e sensazioni, mettendoti di fronte a ciò che realmente sei e alle paure che non vuoi riconoscere: quando non ci si scandalizzerà più allora vorrà dire che avremo raggiunto il Nirvana e l'Arte avrà esaurito il suo compito di emancipazione dello spirito.

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