martedì 15 dicembre 2009


VOGHERA11 ARTGALLERY presenta:
DONNE GROUP EXHIBITION

ARTISTS:
TIZIANO LA PALOMBARA MARIA MASCILONGO DANIELA MONTANARI
21.01.10 - 04.02.10
VERNISSAGE GIOVEDI’ 21 GENNAIO h 18.00
Special bouffet by L’ ASTICE NERO restaurant e la cantina Terresacre:
L'ARTE INCONTRA IL GUSTO
orario galleria: Lun/Sab 15.00 -19.00

lunedì 13 luglio 2009

40° ANNIVERSARIO DELL'ALLUNAGGIO



Il 20 luglio 1969 il modulo lunare chiamato "Eagle", venne separato dal "Columbia". Collins rimase a bordo del Columbia, mentre l'Eagle con Armstrong e Aldrin, scendeva sulla superficie. Dopo un attento controllo visivo, Eagle ha acceso il motore e iniziato la discesa. Durante questa fase, gli astronauti si accorsero che il sito dell'atterraggio era molto più roccioso di quanto avessero indicato le fotografie. Armstrong prese il controllo manuale del modulo lunare, che fece allunare alle 20:17:40 UTC.
Il primo sito di atterraggio dell'Apollo, nella parte meridionale del
Mare della Tranquillità a circa 20 km a sud-ovest del cratere Sabine D, fu scelto perché ritenuto abbastanza piano e liscio dai rilevamenti effettuati dai lander Ranger 8 e Surveyor 5, così come dalle mappe tracciate dal Lunar Orbiter.
Alle 2:56 UTC, ovvero sei ore e mezza dopo aver toccato il suolo, Armstrong compì la discesa sulla superficie e fece il suo grande passo per l'umanità. Aldrin lo seguì, e i due astronauti trascorsero due ore e mezza a fotografare la superficie lunare e raccogliere campioni di roccia.


Voghera 11 ArtGallery, in occasione del QUARANTESIMO anniversario dello sbarco lunare (impresa dell' Apollo 11) presenterà il noto quadro “LUNA 57" dell'eclettico artista Roberto Pattina che anticipando tutti i mezzi di comunicazione ha "regalato" le prime immagini lunari.
Luna 57 rappresenta l'incipit del Manifesto dell' astralismo di cui Roberto Pattina è il fondatore. L'esposizione dunque è un omaggio ad un grande artista e ad una grande opera.
La data di apertura avverrà in concomitanza con il giorno più importante dell'umanità:

vernissage Martedi 21 Luglio '09ore 19.00orario: lun/Sab 15 -20

mercoledì 6 maggio 2009

"CORTO CIRCUITO" in Zona Tortona


GIOVEDI' 07 APRILE INAUGURA "CORTO CIRCUITO" il circuito di gallerie e temporary_gallery in ZONA TORTONA nell'Art District tra via Voghera, via Tortona e via Savona

VOGHERA11 ARTGALLERY_e/motion
ROJO_pixorama by eboy
LITTLE ITALY_queens from another planet
NHOW hotel_con/munication
PUZZLE4PEACE_mucha mierda
IROKO_tr3art

mercoledì 29 aprile 2009

ZONA TORTONA_IL QUADRILATERO DELL'ARTE E IL DESIGN




A partire dai primi anni di questo decennio la maggior parte degli eventi collocati esternamente ai quartieri fieristici è stata concentrata nella cosiddetta "zona Tortona", anche in ragione della disponibilità di location adeguate ad ospitare appuntamenti concepiti sempre più come grandi party e sempre meno come occasioni per vedere da vicino le nuove realizzazioni degli espositori. Mentre prima era tutta la città ad animarsi, e la congestione di traffico e presenze di visitatori veniva ridistribuita in tutta la città, ora c’è un quartiere che vive una sorta di 'assedio' per una settimana, con il resto di Milano che ascolta da lontano i festosi “tumulti” che hanno luogo nel “quadrilatero” compreso tra via Tolstoi, via Tortona, via Savona, via Voghera.

martedì 17 marzo 2009

RADICAL COLOR DESIGN

ANDY DESIGN
Si accende il design in Zona Tortona.Ancor prima che l'area si trasformi, in occasione del Fuori Salone, nella vetrina più importante del design mondiale, Andy infiamma il quartiere con il suo design eccentrico e glamour.In vetrina l'ultima produzione di oggeColore testotti e dipinti dell' artista_designer:dipinti, manichini, radio, chaiselongue, slot machine, sedute, tavoli e inediti puff.Quello di Andy è un design che richiama le esperienze radical da Mendini agli Archizoom. Andy ripropone con toni originColore testoalissColore testoimi il tema del make-up unendo l'esperienza delle avanguardie degli aColore testonniColore testo '70 cColore testoon accese tonalità new pop.Il passaggio dalla pittura al design è immediato. I colori fluon donano doppia vita agli oggetti, di giorno eclettici e bizzarri di notte fluorescenze che dominano lo spazio.Un barocco mai scontato ed effervescente, glamour e dai toni vintage. Nella "società dello spettacolo" gli oggetti divengono oggetti del desiderio e il designer star. Il dColore testoesign si discosta da una concezione minimale e puritana e si allinea alle ben più interessanti esperienze del new radical design.
ANDY

RADICAL DESIGN



martedì 3 marzo 2009

L'intricato femmineo erotico di Japi Honoo



DA ARTEROTICA.EU DI Raffaella Milione - Annalisa Cameli





due tipi di arte che ben si sposano con il digitale e con il computer. Due tipi di arte che mostrano la donna nelle sue emozioni, tormenti, incertezze, trepidazioni, come anche la donna e il suo rapporto con la maternità. Non è mai rappresentato l'uomo, se non come "strumento fallico" destinato al piacere o alla procreazione. Di certo passionale, nelle opere di Japi Honoo sono impermeate di mondi fantastici come anche di mondi orientali, interpretati secondo il fascino di un'artista che fa dell'arte laColore testo sua passione di vita. Le opere di Japi Honoo sono in mostra alla Porno start - ironia ed erotismo in rassegna a Milano, dal 26 febbraio al 12 marzo 2009.


Arte erotica come "passione" o come pura provocazione?

Beh direi come provocazione passionale. Al di là delle battute, non c'è premeditazione dietro i miei lavori, né la voglia di stupire o provocare a tutti i costi, si tratta semplicemente della manifestazione degli umori del momento...di un punto di vista personale. Ovvio che, non trattandosi di nature morte, i miei lavori debbano fare i conti con tabù e stereotipi e quindi qualcuno li possa leggere, erroneamente, come semplici provocazioni tout-court.

Cosa considera così erotico da dover rappresentare nella sua arte?
Il femminino che rappresento riassume l'essenza dell'erotismo nelle movenze, negli sguardi. Una singola espressione che ti rapisce e ti porta nel suo mondo. Niente di originale dopotutto, ripeto: sottolineo soltanto un mio punto di vista.

Arte erotica in chiave ironica: ma non si era detto (da qualche parte...) che l'erotismo è una cosa seria?
Ironica e, anagrammerei, anche onirica...l'erotismo una cosa seria? E chi l'ha sancito ? l'ordine dei ragionieri ? Che scemenza! L' Erotismo è un gioco, senza regole, che si pratica in una serie di "mosse" per sottintendere, provocare, sorprendere, divertirsi, appassionarsi. Vorrei sapere chi è l'imbecille che in un gioco erotico (anche solo un gioco di sguardi: l'erotismo più sottile e sublime) si sia sentito "serio".

Da quale corrente artistica prende ispirazione?
Amo la tradizione giapponese. Artisticamente mi ispiro in particolare allo shunga, arte erotica che trova la sua espressione tra il 16° e il 18° secolo. A differenza dello shunga, che illustra atti sessuali espliciti, rappresento le donne e il loro rapporto con l'erotismo e il sesso nel suo potenziale immaginifico.


Ha mai incontrato particolari "censure"?
Si spesso. Alcune gallerie hanno rifiutato i miei lavori ritenendoli troppo espliciti o volgari o comunque "inadatti" alla maggior parte del loro pubblico. Poi voglio citare un episodio recente: comunicando ai miei contatti sul web la mia partecipazione all'evento PoColore testornoStart, qualcuno ha risposto esprimendo assoluta indignazione, fermandosi solo sulla superficie di un titolo e di un'immagine, bollandomi come blasfema e pornografica e paventando una sorta di boicottaggio nei miei confronti.


Un tempo quadri come quelli di Egon Schiele - per citare un esempio - erano addirittura causa di prigione perchè ritenuti al limite della pornografia. Crede che adesso sia cambiata la forma mentis dell'osservatore o che l'arte si sia "camaleontizzata" nei confronti dell'opinione pubblica?
Beh è indubbio che la soglia del "comune senso del pudore" si sia elevata dai tempi del povero Schiele, però se è vero che in epoca vittoriana era sufficiente mostrare una caviglia per far scandalo, oggi si va talmente oltre per stupire a tutti i costi che un semplice nudo può solo rappresentare un'oasi di serenità.Per restare alla realtà italiana è curioso notare come nonostante il mutamento dei costumi (basti pensare chessò, ad attori porno che assurgono alla posizione di modelli positivi di riferimento) persista la solita morale bigotta per cui un nudo un po' particolare possa venire mal digerito e mal interpretato, come dicevo a proposito delle censure...ma è qui che l'arte colpisce nel segno, quando riesce a smuovere reali sentimenti e sensazioni, mettendoti di fronte a ciò che realmente sei e alle paure che non vuoi riconoscere: quando non ci si scandalizzerà più allora vorrà dire che avremo raggiunto il Nirvana e l'Arte avrà esaurito il suo compito di emancipazione dello spirito.

PORNO START erotismo e pornografia in scena tra reale e virtuale


DA ARTEROTICA.EU di Eleonora Costa




PORNO START punta i riflettori sull' erotismo e la pornografia dando vita a una singolare rassegna fatta di simboli, allusioni, metafore, ironia e provocazioni dove ogni singola opera interpreta la sensualità con una diversa chiave di lettura. Una sensualità che non risulta mai scontata o fine a se stessa ma piuttosto spesso allusiva senza eccedere nel volgare. Prevale un erotismo d'impatto estetico, frutto di diversi stili e ricerche, che non lascia di certo il visitatore indifferente.Dalla pornografia più esplicita di David Rosado, con un'istallazione dedicata a Rocco Siffredi, all'erotismo bizzarro di Emanuele Benedetti con "Human Factory Series" e la sua particolare esposizione di "lingerie intima".
Singolari vagine da indossare realizzate in lattice, così minuziosamente lavorate da sembrare vere. E come ogni brand che si rispetti anche "Human Factory Series" effettua i saldi di fine stagione.E ancora, dai tagli sottili offerti dalle stampe digitali di Max Papeschi, che mescola ironicamente il sacro al profano, alla pittura in olio di Gaetano Leonardi con le sue tele ispirate a una sensualità consumata dai Cartoon.PORNO START si snoda attraverso diversi linguaggi artistici la pittura, l'arte digitale, la fotografia, l'arte performativa, sino all'arte di marzapane e cioccolata. Un'esposizione insomma per tutti i gusti! Per i più golosi Maria Adelaide Mazzucco ha esposto i suoi sexy chocolate. Cioccolatini fallici, torte di marzapane raffiguranti le diverse posizioni sessuali, sederi di cioccolata fondente tavolette afrodisiache e molto altro ancora. Roberto Pattina, fondatore della pittura astrale, mostra la sessualità come forza generatrice, fulcro dal quale ha origine l'universo. Laurent Benaimin, artista parigino, evidenzia un erotismo fetish in netta contrapposizione con l'erotismo estetico di Saturno Buttò. Mentre Xante Battaglia si presenta con una formula d'arte nuova le "Modelle oggetto- soggetto" dove la modella diviene quasi uno strumento in grado di rendere viva l'arte.Il tutto accompagnato dalla performance di Xena Zupanic, che spiazza il pubblico, con "Lego il mio Ego" dove la performer in lotta con il proprio ego cerca la purificazione per essere inserita nella quotidianità salvifica.Opere che offrono diversi spunti di riflessione in merito all'erotismo e alla pornografia. Temi che trionfano in una città sempre più spesso al centro di censure e assurde polemiche.Hanno preso parte all'esposizione i seguenti artisti: Saturno Buttò, Tom Porta, Andy, Laurent Benaim, Xante Battaglia, Max Papeschi, Danilo Pasquali, David Rosado, Roberto Pattina, Persefone Zubcic, Massimo Festi, Anonimo, Giuseppe Petrilli, Emanuele Benedetti, Japi Honoo, Angela Loveday, Fabio Ballario, Gaetano Leonardi e Xena Zupanic. PORNO START è contemporaneamente allestita in versione virtuale su SECOND LIFE.In questo modo può essere visitata contemporaneamente anche da persone che si trovano in altri stati. Nel mondo virtuale l'esposizione ha preso il via tra la musica della Dj americana Mysticarose Olinger, che parlando in voice ha dato il benvenuto a tutti i visitatori, e la performance delle ballerine di lap-dance.
Con PORNO START si apre anche un nuovo modo di diffondere l'arte che abbatte le barriere del tempo e dello spazio.

INTERVISTA :TELEGIORNALISTE.COM SU PORNOSTART

L'arte a luci rosse di Valeria Scotti Inutile negarlo. L’erotismo, la pornografia e il sesso si incontrano sempre. Anche nell’arte. E mentre sta per partire MiSex, la kermesse hot dedicata al sesso, Milano si accende con Porno Start, la rassegna in programma fino al 12 marzo alla Voghera 11 Art Gallery. Prodotti digitali, pittura, arte performativa, fotografia per una sessualità presente soprattutto nello sguardo di chi, quelle opere, le ha create. A parlarcene sono gli organizzatori Luca Pattina e Paolo Pattina.
Come nasce Porno Start?
«La mostra nasce da un senso di insoddisfazione. Non volevamo proporre la solita rassegna artistica, l'intento è palesemente quello di scuotere. Per questo motivo abbiamo deciso di curare direttamente l'intero progetto e di utilizzare una comunicazione non settoriale. Siamo convinti che l'arte sia fenomeno di costume per cui non ci indirizziamo esclusivamente agli addetti ai lavori».
Il titolo da voi scelto è già un ottimo biglietto da visita.
«A nostro avviso non è tanto provocatorio ma pop, nel senso che è immediato, diretto, non retorico. Sotto il titolo si nasconde un'attenta ricerca, un linguaggio pop per un contenuto sofisticato e mai banalizzante. Porno Start si pone proprio l'obiettivo di guardare all'eros con ironia, sagacia e intelligenza. D’altronde condividiamo la definizione di Tinto Brass: "L'erotismo sta alla pornografia come la fellatio sta al pompino!". Si afferma cioè che "fra erotismo e pornografia c'è solo una differenza di significante per esprimere lo stesso significato: il sesso". Dal punto di vista artistico crediamo che la pornografia abbia una forte carica espressiva. La grafia porno o meglio l'iconografia porno, offre una carica mediatica certo appiattita ma estremamente diffusa, condivisa e condivisibile».
Impressioni ed emozioni sul vernissage del 26 febbraio scorso?
«La serata inaugurale ha visto un'affluenza notevole di visitatori e ha confermato pienamente la nostra intuizione. La risposta positiva di pubblico e l'evidente soddisfazione e ammirazione ci fa ben sperare. Oggi siamo ancora più convinti che la strada percorsa sia quella giusta. Porno Start è la prima di una triade di collettive sui temi che muovono lo spirito e le dinamiche umane da sempre: il sesso, la religione e il potere. L'intenzione è di cogliere una visione finale che evidenzi i legami, le interazioni, le conflittualità e contraddizioni dell'una nei confronti delle altre. E questo successo ci dà l'entusiasmo per proseguire con forza il progetto».
Quali sono i punti di accordo e disaccordo tra le varie opere esposte?
«Non volevamo confezionare un "prodotto" coerente e in "stile", ma documentare la diffusione e l'attenzione su questi temi. Da qui la convivenza di più linguaggi: pittura, installazioni, performance. Le opere in mostra, frutto delle più svariate forme espressive, mettono in evidenza le fantasie, i gusti e l'interpretazione che ogni artista dà sull'argomento. Potremo parlare di diversità linguistica e similitudine di intenti e di poetica: la solita visione giocosa e gioiosa nei confronti del sesso e la pornografia. Una festosa leggerezza che certo è in contrasto con la visione seriosa e peccatoria della religione cristiana e di quelle monoteiste in genere. L'immagine di Max Papeschi, utilizzata nella locandina di Porno Star, credo che esprima efficacemente questo concetto».

sabato 28 febbraio 2009







INTERVISTA A GIUSEPPE PETRILLI




Intervista a Giuseppe Petrilli e al suo blues
Raffaella Milione - Annalisa Cameli - 25.02.2009

È possibile riassumere l'arte di Giuseppe Petrilli nella descrizione che da di sé, quando afferma che "Dipingo e suono il Blues. Dipingo il "blues" come Kerouac scriveva il bebop... intendendo con questo termine uno stato d'animo, un insieme di sensazioni: ciò che mi muove, sia nella musica, che nella pittura è la passione, nient'altro".Un'artista che muove sapientemente i colori sulla tela, mescolandoli senza fare intrugli o accozzaglie, ma facendoli interagire con maestria, riuscendo a rendere in tutte le forme d'arte in cui si esibisce, dalle illustrazioni, alle tele fino ad arrivare a manifesti e murales. L'artista esporrà nella collettiva Porno start - ironia ed erotismo in rassegna a Milano, dal 26 febbraio al 12 marzo.Colore testo
Arte erotica come "passione" o come pura provocazione?
Sicuramente come passione, ma espressa in maniera irriverente col preciso intento di provocare. Come ogni passione o attrazione in qualche modo si subisce, è qualcosa di innato, inspiegabile.
Cosa considera così erotico da dover rappresentare nella sua arte?
Tutto ciò che sia capace di destare curiosità: l'essere costantemente curiosi credo sia una delle chiavi di volta dell'esistenza stessa. Il mistero di certe atmosfere, la donna ammiccante e allusiva che sembra volersi concedere, l'incertezza di "quello che sembra essere, ma che forse non è", sono tutte situazioni riconducibili all'immaginario erotico che cerco di ricreare nelle mie opere: penso aiutino a tenere elevata la tensione emotiva dello spettatore. Tutto questo mi affascina e mi diverte al tempo stesso. Il fascino del mondo femminile, della seduzione e della sensualità è, poi, qualcosa a cui è difficile sottrarsi: non credo di poter attribuire un significato recondito o un senso preciso alla presenza costante della donna nelle mie opere, se non giustificarla ricorrendo al concetto assoluto del Bello.
Arte erotica in chiave ironica: ma non si era detto (da qualche parte...) che l'erotismo è una cosa seria?
Penso l'esatto opposto. Credo che l'eros sia la sublimazione della gioia di vivere , un modo raffinato e razionale di intendere il sesso e le sue molteplici espressioni. In quanto tale, l'ironia e l' approccio ludico credo siano tra le migliori e più efficaci soluzioni tramite le quali rappresentare l'erotismo stesso.
Da quale corrente artistica prende ispirazione?
Cerco sempre di lasciarmi condizionare poco da quello che vedo, anche se oggi è difficile: spesso si subiscono influenze inconsciamente, a causa dei continui bombardamenti mediatici ai quali è diventato quasi impossibile sottrarsi. Credo sia fondamentale, per un artista, riuscire a far diventare la propria arte riconoscibile ed immediatamente identificabile, ma mi rendo conto che oggi è estremamente facile incorrere nel "déjà vu".
Ha mai incontrato particolari "censure"?
Forse una sola volta, quando un intenditore "serio"si è rifiutato di mettere in mostra le mie cose definendole da "night club", e questo mi ha fatto davvero sorridere. Devo dire, però, che nella maggior parte dei casi riscontro molta curiosità verso il mio lavoro e ho notato, con meraviglia, che si scandalizza meno gente di quel che immaginavo, questo è un segnale importante.
Un tempo quadri come quelli di Egon Schiele - per citare un esempio - erano addirittura causa di prigione perchè ritenuti al limite della pornografia. Crede che adesso sia cambiata la forma mentis dell'osservatore o che l'arte si sia "camaleontizzata" nei confronti dell'opinione pubblica?

Oggi lo spettatore è più disposto mentalmente a "metabolizzare" l'erotismo e a considerarlo come forma d'arte, anche se la maggiore abitudine al nudo e alla trasgressione (grazie al web e a tutto ciò che passa in tv) può determinare una crescente svalutazione concettuale del sesso e di tutte le sue manifestazioni. Partendo da questa consapevolezza sta all'artista riuscire a conferire all'erotismo un significato più alto, elevandolo ad opera d'arte, affrancandolo dall'idea di semplice oggetto di mercificazione.

mercoledì 11 febbraio 2009

L' OPERA PIU' DISCUSSA DI MILANO


" The Hope can be a Cross "

Il progetto di RONALD THE BUTCHER BOY è affiancato dalla collettivaland of HOPE& GLORYdi cui fa parte l'opera più discussa di Milano:The Hope can be a Cross di Angelo Cruciani. " The Hope can be a Cross " ( La speranza può essere una croce).
Questo il titolo del quadro di Angelo Cruciani che propone un Presidente meno sorridente e più realistico.Lui che è il simbolo della "possibilità" umana quasi consapevole di un destino che dà l occasione ai popoli di evolversi ma non di cambiare la umana natura di necessitare di simboli sacrificali.

Angelo Cruciani che da sempre lavora sull'immagine del Cristo in molte differenti maniere ed intenti è la prima volta che sostituisce il volto del Messia con una citazione esplicita di un personaggio pubblico.Il quadro sarà in Italia solo per una settimana prima di volare in Germania a Berlino e in tour per una lunga serie di esposizioni,fino ad approdare in America.

Mostra collettiva con: Max Papeschi, David Rosado, Aldo Spoldi, Paola Fiorido, Persefone Zubicic, Massimo Giacon, Raffaele Fiorella, Angelo Cruciani, Andrea Gambugiati, Vacon, Massimo Festi, (b)ananartista, Maghe, Oyster, Fabio De Benedettis, Elena Terrin, Alessandro Acerra.